La processionaria è un lepidottero ovvero una farfalla che allo stadio larvale, comunemente chiamato “bruco”, si nutre di aghi di pino, cedro ed altre conifere, costruendo sulla chioma delle piante grossi e vistosi nidi.

In Italia si trovano principalmente due specie:

Perché si generano le infestazioni da processionarie?

La massiccia presenza di questa specie negli ambienti urbani è causata da:

  • Fattori di proliferazione: l’aumento delle temperature aiuta il proliferare di questi insetti. Tra settembre e ottobre le larve di processionaria si spostano di ramo in ramo, costruendo e condividendo nidi di piccole dimensioni, costituiti da filamenti simili alla seta. Col freddo dell’autunno e dell’inverno si stabilizzano e costruiscono un nido più grande, dove affrontare la stagione più rigida. Questi nidi sono ancora più visibili di quelli provvisori poiché compaiono normalmente sull’apice dei rami più esposti al sole. Tra marzo e aprile è possibile vedere le larve scendere a terra una dietro l’altra in lunghe “processioni” (da cui prendono il nome).

Perché fare la disinfestazione contro le processionarie?

La presenza di processionarie nelle aree abitate dall’uomo genera problemi di diversa natura:

  • Sanitari: la processionaria è un infestante pericoloso per la salute perché è ricoperto di peli urticanti che possono provocare reazioni come irritazioni cutanee, asma e congiuntiviti. Questo è vero sia per gli uomini sia per gli animali domestici (come cani e gatti) che annusando il terreno potrebbero inavvertitamente inalare i peli urticanti.
  • Economici: Si tratta di un insetto invasivo e distruttivo per gli alberi, poiché li priva di parti del fogliame, compromettendone così il ciclo vitale.

Come capire se c’è un’infestazione in atto?

La processionaria è un insetto che ama costruire uno o più nidi su vasta scala e di conseguenza le uova deposte generano un gran numero di larve dopo la schiusa. Per riconoscere il nido, basta osservare attentamente le chiome degli alberi: alcuni presentano dei nidi marroni e secchi, mentre altri sono ancora integri ma coperti di seta bianca.

Nel caso della processionaria del pino ogni nido ospita centinaia di larve tutte rannicchiate all’interno. Questi piccoli insetti si riscaldano al sole durante il giorno e si nascondono di notte per nutrirsi di aghi dell’albero che li ospita.

Come combattere l’infestazione?

L’intervento di disinfestazione processionarie si sviluppa in tre fasi:

1 – Sopralluogo: utile a verificare la presenza di nidi e ispezionare gli alberi presenti.

2 – Lotta all’infestante:

  • Installazione del collare: si tratta di una trappola a forma di collare, posizionata sul tronco della pianta infestata per la cattura delle larve durante la processione. Il collare viene posizionato in modo tale che sia impossibile raggiungerlo per bambini e animali. È necessario lasciare il collare fino al termine della processione per essere sicuri che non ci sia più nessun pericolo.
  • Disinfestazione mediante uso di pesticidi: si effettua nel caso in cui la processione è già in corso, per cui sarà necessario irrorare le larve, le fronde dell’arborea e anche il terreno sottostante per far giungere il principio attivo con il sistema linfatico della pianta sino in alto. Per l’eliminazione di nidi e larve morte, occorre comunque utilizzare la massima cautela.

3 – Controllo dei risultati: Il controllo della processionaria del pino è obbligatorio ed estremamente importante per la salute pubblica e per la difesa delle piante. Per cui è necessario monitorare l’area interessata ed effettuare la manutenzione delle trappole installate.

Consigli utili pre e post intervento

  • Non stazionare nei luoghi di intervento durante il trattamento.
  • Chiudere porte e finestre delle proprie abitazioni durante e nelle prime ore successive all’intervento.
  • Non lasciare stesi all’aperto vestiti, altri indumenti e cibo durante l’intervento.
  • Porre in atto, dove necessario, gli opportuni accorgimenti affinché gli animali domestici non siano esposti, né possano venire a contatto con le sostanze disinfestanti fino alle tre ore successive al trattamento.
  • Disattivare gli impianti di irrigazione dei giardini durante e almeno per le 24 ore successive al trattamento chimico.

La processionaria della quercia (Thaumatopoea processionea)

Questi esemplari sono grigi con macchie rossastre. La marcia nella processionaria della quercia viene guidata da un bruco capofila, seguito da una seconda fila di bruchi disposti a coppia, questi a loro volta sono seguiti da una formazione di tre bruchi e ancora più indietro una formazione ordinata per quattro, e così via fintanto che la processione si allarga anche con quindici-venti individui; dopo la massima ampiezza la processione decresce assottigliandosi man mano ad un solo individuo.

La processionaria del pino (Thaumatopoea pityocampa)

Questi esemplari sono neri tendenti all’azzurro. Nella processionaria del pino, invece, i bruchi usciti dal nido in cerca di alimentazione, si dispongono in fila indiana, in modo che la testa dell’uno venga a contatto con l’addome di quello che lo precede, raggiungendo così processioni lunghe parecchi metri.

Processionarie